Si gioca in Svizzera, a San Gallo, l'amichevole Brasile-Bosnia. Tra i
convocati solo un nerazzurro, Julio Cesar: è il numero 1 l'unico esente
della crisi e convocato dal ct Mano Menezes. Julione parla ai cronisti, soprattutto brasiliani, anche della crisi interista.
"Mi sento impotente. Uno stato d’animo che non auguro al mio peggior nemico - raccoglie la Gazzetta -.
La crisi dell’Inter mi fa soffrire, dopo la sconfitta contro il
Napoli non sono riuscito a chiudere occhio. Non possiamo aver di colpo
disimparato a giocare, giusto? E’ difficile trovare un perché a questa
serie di risultati da incubo. Io non riesco a trovarlo. E allora
mi sforzo di pensare che ancora non è finito tutto. Che
possiamo capovolgere l’1-0 di Marsiglia, che possiamo ancora risalire in
classifica, ma in questo momento servono i fatti".
Appunto, fatti. Fatti che si augura di vedere in campo Moratti per
primo. "Capisco l’amarezza del presidente e di tutti i tifosi
nerazzurri. E’ giusto che valuti a fondo la situazione. Ora
vorrei tornare subito in campo per cercare di uscire da questa crisi"». E
invece c'è l'amichevole con la sua nazionale. "Mi piacerebbe
partecipare alle Olimpiadi di Londra", giura JC, ma prima c'è da
risalire la corrente con l'Inter, che naviga davvero in brutte acque.
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