sabato 3 marzo 2012

JUVE : LA MALEDIZIONE CONTRO LE PICCOLE

 
Ritmi molto alti fin dall'avvio allo Juventus Stadium con il Chievo che affronta a viso aperto i padroni di casa concedendo pochissimo in difesa e cercando di pungere con gli inserimenti di Thereau e Sammarco in avanti. L'unica occasione nitida nel primo quarto d'ora di gioco è per De Ceglie che davanti a Sorrentino sbaglia il tocco sotto favorendo la chiusura della difesa veronese. La Juventus soffre il pressing dei clivensi che non permettono a Pirlo di organizzare la manovra offensiva ed innescare i due esterni, piuttosto timidi in avvio, sulle fasce laterali. Serve così un'azione da palla inattiva per sbloccare la gara e questa arriva al 17°: Pirlo mette in mezzo un pallone dalla sinistra che Chiellini di testa manda sul palo. Sul rimbalzo De Ceglie - in leggerissimo fuorigioco - è il più lesto ad intervenire mettendo alle spalle di Sorrentino per il vantaggio bianconero. Il gol risveglia i padroni di casa e sopratutto Mirko Vucinic che con un paio di accelerazioni micidiali apre la difesa gialloblù andando vicino al raddoppio in due occasioni, ma mostrandosi poco freddo negli ultimi venti metri. Il Chievo comunque non rinuncia a giocare e prova a innescare Paloschi con dei contropiedi perfetti fino al momento della conclusione, quando la squadra di Di Carlo mostra evidenti limiti offensivi. Nel finale è ancora la Juve però ad andare vicino al gol con Padoin che dai 25 metri impegna con un potente diagonale Sorrentino, che si rifugia in angolo.
Nella ripresa la Juve inizia meglio, assediando l'area del Chievo senza però trovare il gol del raddoppio o impegnare particolarmente Sorrentino. L'occasione migliore per segnare arriva però per il Chievo al 56°. Thereau guadagna una punizione a 25 metri dalla porta di Buffon. Si incarica della battuta Acerbi che impegna il portiere della nazionale alla respinta a pugni chiusi. La risposta della Juventus è immediata e porta la firma di Padoin che dal limite impegna Sorrentino alla respinta coi piedi. È la Juventus a soffrire maggiormente in questa ripresa, con il Chievo che attacca bene gli spazi cercando il gol del pari e andando vicino al pari con Moscardelli in un paio di occasioni. La Juve prova ad agire in contropiede, ma sia Matri che Vucinic appaiono stanchi e poco lucidi in ripartenza. Arriva così il gol del pari con Dramè: Grande azione di Moscardelli sulla destra, con l'attaccante che salta due uomini e mette in mezzo per l'accorrente terzino che calcia dal limite di potenza superando Buffon e trovando la deviazione - non decisiva - di Bonucci sulla linea che non riesce ad evitare il gol. Il finale regala emozioni, ma poche occasioni da gol con il Chievo Verona che difende coi denti il pareggio e la Juventus che si getta con generosità in avanti alla ricerca della vittoria che la manterrebbe a contatto con il Milan. Da una parte ci prova ancora Pirlo con un tiro dei suoi dal limite che viene ben controllato da Sorrentino che salva nuovamente la propria porta. Dall'altra parte ci pensa Thereau a impensierire Buffon con un lob dalla distanza che finisce di poco sopra la traversa. Finisce così in parità con la Juve che ora sarà costretta a vincere a Bologna nel recupero per non perdere ulteriore terreno dal Milan.

giovedì 1 marzo 2012

ANCHE DALL'INTER UN ULTIMO SALUTO AL GRANDE LUCIO DALLA

Con un bel messaggio pubblicato sul sito ufficiale, l'Inter ricorda la figura del cantautore Lucio Dalla, scomparso improvvisamente quest'oggi a Montreaux, in Svizzera, a causa di un arresto cardiaco. Dalla, che ha realizzato successi dedicati anche a grandi campioni dello sport come Ayrton Senna e Roberto Baggio, avrebbe compiuto 69 anni domenica:
"Lo sport era finito spesso dentro le sue canzoni, come tutte le emozioni accarezzate, scritte e regalate alla musica in mezzo secolo di carriera, non solo da cantautore. Dentro "Milano" o "Baggio Baggio', "Nuvolari' o "Ayrton" lo sport aveva trovato in Lucio Dalla un grande interprete, bolognese di "Piazza Grande" del "4/3/1943", tifoso da stadio per la squadra della sua città, grande appassionato di basket (sponda Virtus) ammirato dal basso di una statura che, sul palco, ugualmente dominava la scena, con la voce spesso arrotolata in mille fraseggi, il cappellino di lana dietro il pianoforte e il clarinetto o il sax, la voglia di rinnovare sempre, partendo da quel "Banana Republic" con Francesco De Gregori e gli Stadio che ha tracciato il confine, del primo e del dopo, nei concerti in Italia.
All'alba dei 69 anni, la luce di Dalla si è spenta a Montreaux, in Svizzera, una capitale della musica europea che ieri sera ha ospitato un suo concerto. "Caro amico ti scrivo... " ora suona ancora più forte, anche per i giovani che non l'hanno mai scelta in un jukebox, perché piace ricordarlo proprio così, con quelle canzoni che hanno accompagnato la vita nostra e sua ("Caruso", "Attenti al lupo", "Futura"), un folletto della musica che una volta, lontano da questo finale, s'immaginava così: "Se io fossi un angelo non starei nelle processioni, nelle scatole dei presepi, starei seduto fumando una Marlboro, al dolce fresco delle siepi, sarei un buon angelo, parlerei con Dio, gli ubbidirei amandolo a modo mio, gli parlerei a modo mio".

DOV'E' IL VERO WES?

E' pesantissima la critica che Hugo Borst, giornalista olandese, rivolge a Wesley Sneijder al termine della partita contro l'Inghilterra, nella quale il giocatore dell'Inter non ha particolarmente brillato: "E' un giocatore completamente smarrito, ora capisco perché in Italia finisce spesso in panchina. E quel che è peggio, non sembra assolutamente in condizione. E' diventato la parodia di sé stesso, e non capisco francamente come possa essere successo".

MERCATO : ECCO IL DOPO MAICON : ZUNIGA

Napoli e Inter, fuori dal campo, sono due società amiche: a Moratti e De Laurentiis basta una telefonata per capirsi o per chiudere un affare. E in estate qualcosa, da questo punto di vista, succederà: c’è in ballo la situazione relativa a Pandev (a Napoli in prestito gratuito, ndr), ma tante altri rumours di mercato potrebbero diventare affari.
Inler? Cavani? Lavezzi? Tutto può essere, tutto ci può stare: così come anche il passaggio del colombiano Juan Camilo Zuniga a Milano, per rinforzare le corsie esterne nerazzurre. Riccardo Calleri, agente dell’ex calciatore del Siena, chiarisce in esclusiva per FcInterNews.it la situazione del suo assistito.
La stampa specializzata ha parlato di un interessamento dell’Inter per Zuniga.
“Non posso confermare l’interesse. Questo, poi, è un periodo delicato, dove le squadre si giocano quasi tutto: trofei e piazzamenti decisivi… E poi, conteranno i programmi futuri dei club e tutto verrà deciso tra qualche mese, non certamente ora”.
Tra Zuniga e l’Inter c’è mai stato qualcosa?
“Non ho dubbi che possa essere piaciuto nelle sessioni di mercato passato. In Europa, comunque, è forte l’interesse di importantissimi club spagnoli”.
Potrebbe essere il sostituto di Maicon?
“Sì potrebbe, anche perché Zuniga è abituato a giocare sia a destra che a sinistra, sia esterno alto che basso: è un giocatore universale”.

J.CESAR : IL FELINO CHE CACCIA LE GRINFIE

Dopo la partita con la Bosnia, nella quale purtroppo per lui è stato protagonista in negativo, Julio Cesar è tornato a commentare il difficile momento che sta attraversando l'Inter, con una serie di sconfitte che non sembra aver fine. Ecco le parole del portiere nerazzurro e della Seleçao raccolte da FcInterNews.it: "La situazione all'Inter per adesso è complicata, viviamo un brutto momento, ma arriverà il periodo in cui smetterà di piovere - ha spiegato il portiere brasiliano -. Per adesso va così, ma la vita di un calciatore è fatta di questi momenti, ed è proprio ora che dobbiamo dimostrare la nostra personalità.
Dobbiamo continuare a lavorare senza fermarci. Non posso credere che non riusciamo ad alzare la testa. Ho 32 anni, e ho imparato che nel calcio non bisogna mai abbassare il capo", conclude quindi Cesar.

INTER : RANIERI TORNA AL 4-4-2

Problemi di tipo tattico sono all’ordine del giorno in quel della Pinetina. Claudio Ranieri ha deciso di risolvere la situazione tornando all’antico, a quel 4-4-2 in linea che ha dato vita alle sette vittorie di fila in campionato. I sacrificati sull’altare dell’equilibrio tattico saranno perciò Wesley Sneijder e Diego Forlan. Paradossalmente, senza il numero
dieci nerazzurro, uno degli unici campioni rimasti ancora in rosa, la squadra di Claudio Ranieri vinceva ed era in lotta per il terzo posto. Ora, con l'ultimo posto Champions disponibile lontanissimo (nove punti di distacco da Lazio e Udinese), il tecnico testaccino ha deciso di tornare all’Inter del derby.
Squadra accorta, con un 4-4-2 dalle linee serrate. Poca sofferenza dietro (solo due i gol subiti durante la striscia di sette successi) e cinismo in avanti. Dopo il derby vittorioso del 16 gennaio scorso, il caos ebbe inizio contro la Lazio. Wesley Sneijder, rientrato in pianta stabile contro la Lazio, veniva subito mandato in campo nel secondo tempo. L’Inter vincerà per 2-1 il match, grazie alla scelta coraggiosa, ma nelle battute finali soffrirà tantissimo la pressione dei biancocelesti, i quali hanno tenuto il pallino del gioco sino al novantesimo.
Il centrocampo nerazzurro soffre, non può reggere il peso di due attaccanti centrali come Diego Milito e Giampaolo Pazzini, men che meno se a ciò si somma anche l’utilizzo di un trequartista. Ranieri ripete l’esperimento del trio Sneijder-Pazzini-Milito a Lecce. Dura solo 45 minuti. Nella ripresa l’ingresso di Alvarez per l’olandese riporta l’Inter al 4-4-2. Sembra andare meglio contro il Palermo, con un rombo mascherato, che vede Sneijder partire dalla sinistra per poi accentrarsi. Solo un fuoco di paglia, i problemi restano e Ranieri trasforma ulteriormente la squadra: contro il Novara si parte con un 4-3-2-1, con Sneijder e Alvarez alle spalle di Milito. Nella ripresa spazio a Pazzini e Forlan e al 4-2-4, schieramento ultra offensivo nella speranza di trovare il pareggio. Col Bologna va ancora peggio: Ranieri sceglie un 4-2-3-1, modulo subito cestinato, visto che Diego Forlan, schierato da titolare sull’out mancino, non offre la copertura necessaria al centrocampo.
A Marsiglia altro ritorno al rombo, con Zarate e Forlan di punta, con il solito Sneijder dietro di loro. La squadra, seppur con grossi limiti di costruzione, non soffre, vuoi anche per la pochezza del Marsiglia e nonostante l’1-0 beffa di Ayew, Ranieri sembra fiducioso tanto da riproporre il modulo a Napoli, nel primo tempo. Nell’intervallo si cambia, si passa al 3-5-2 con l’ingresso di Cordoba e Pazzini per Sneijder e Forlan, modulo atto a preservare il pareggio.
E ora? Claudio Ranieri pare aver deciso. Si ritorna al 4-4-2, a una squadra più coperta, una squadra più concreta, come quella vista dal dicembre a gennaio. Poco spazio alla forma insomma in nome de punti di punti e di vittoria, vittoria che manca da oltre un mese. Sarà un’Inter senza Sneijder e Forlan, due che comunque potrebbero pagare gli impegni con le nazionali. Meglio averli a disposizione più avanti.

mercoledì 29 febbraio 2012

INCREDIBILE MAICON : GIA' A LAVORO CON I COMPAGNI

Ottime notizie per Claudio Ranieri: Maicon, vittima solo pochi giorni fa di un problema che avrebbe potuto costringerlo a qualche giorno di stop, quest'oggi ad Appiano si è allenato regolarmente col gruppo, disputando anche la partitella finale. Non è escluso, quindi, che il Colosso sia già disponibile per il match di domenica col Catania. Sono già tornati alla Pinetina Julio Cesar e Faraoni.

VILAS BOAS PRIMA SCELTA : PARTE LA RIFONDAZIONE INTER

Tanto tuonò che... non piovve. Massimo Moratti si tiene Claudio Ranieri, ma l'impressione è che la conferma del tecnico romano sia dovuta più a fattori esterni che non a convinzioni concrete. La lunghissima striscia negativa avrebbe messo sulla graticola perfino Mourinho, figurarsi un allenatore 'normale' (tra virgolette, che nessuno si offenda) sia per il presidente che per i tifosi. In altri momenti, e con altre congiunture astrali, Ranieri sarebbe stato messo alla porta già da almeno un paio di settimane. Ora no, e i motivi sono molteplici.
MEA CULPA - Le ragioni della conferma dell'ex tecnico della Roma vanno ricercate in facilissime deduzioni. “Non vedo in giro il Mago di Oz”, ha precisato Moratti. Ergo: si potrebbe cambiare, certo, ma con chi? Una mancanza di alternative credibili che fanno proseguire il rapporto di lavoro tra le parti. Inoltre, c'è insita anche una certa forma di presa di coscienza: perché se le colpe non sono di Ranieri nella quantità di doverlo esonerare, il momento nerissimo, evidentemente, è stato attribuito più alle scelte societarie cervellotiche (dalla scelta di Gasperini al mercato negativo) che alla gestione tecnica. Un mea culpa, in buona sostanza.
POLE AVB - Ma quello che risalta maggiormente è la voglia di ripartire da zero e cominciare fin d'ora a programmare il futuro. Ed è qui che si scatenano le voci per la panchina nerazzurra. Qualcuno ha già vociferato di ben tre viaggi di emissari interisti a Londra, per parlare con André Villas-Boas. Il lusitano sarebbe il candidato numero uno per la rifondazione: giovane, con idee innovative, con carisma e conosce l'ambiente. Piace. Piace parecchio, e nessuno può dimenticare il volo di Branca per parlare con lui e convincerlo ad accettare l'offerta la scorsa estate dopo l'addio di Leonardo. La clausola di 15 milioni bloccò tutto e scatenò Roman Abramovich che lo impacchettò e se lo portò nella capitale inglese. Ma la situazione col Chelsea, dopo un avvio ottimo, è degenerata, e non solo per colpe di AVB. In rotta con parte dello spogliatoio, l'ex tecnico del Porto si è dovuto barcamenare fra beghe societarie e un ambiente logoro, simile a quello interista. Lui stesso, ieri, ha lasciato intendere che un divorzio è assai possibile, rinvigorendo le voci interiste.
GLI ALTRI - L'impressione è che si stia già costruendo un'Inter su misura per il giovane André e un indizio – come scruta la Gazzetta – potrebbe essere pure l'arrivo a Milano di Fredy Guarin, di fatto inutile per la stagione in corso e pagato 1,5 milioni per un prestito che, forse, frutterà due mesi di campo. L'avvento di Villas-Boas, almeno, darebbe un senso al trasferimento del colombiano, pupillo del giovane allenatore nel Porto campione di Portogallo e trionfatore in Europa League. Più staccati il sogno Guardiola e la suggestione Bielsa. Quasi impossibile Capello: inviso al pubblico interista e storicamente piuttosto esigente sul mercato. Altri nomi? Si sussurra di Mazzarri e Guidolin, ma a un primo sguardo non sembrano godere dell'appeal necessario in seno alla dirigenza per rifondare un club come l'Inter.
BLANC AD HANDICAP - Resta in corsa Laurent Blanc, che verosimilmente scioglierà il suo legame con la nazionale francese. L'ex libero di Napoli e Inter piace, per stile e qualità, ma Euro2012 è un impegno gravoso, che farebbe perdere al tecnico transalpino la prima fase di costruzione della nuova Inter, non potendosi concentrare appieno sul nuovo progetto. E nella prossima stagione, il progetto dell'Inter non può prescindere affatto da indicazioni precise e pregnanti. Basta toppe, pezze e decisioni 'a rincorrere'. Serve fermezza e chiarezza. Pare si sia capito.

martedì 28 febbraio 2012

BUONE NOTIZIE PER RANIERI ,PREVISTI RIENTRI IMPORTANTI

È durato 60 minuti il primo allenamento settimanale della squadra. Riscaldamento, esercitazioni tecnico tattiche, partitelle a campo ridotto. Sedute differenziate specifiche per Ivan Ramiro Cordoba, Lucio e Walter Samuel. Programmi individuali di recupero per Maicon e Andrea Ranocchia e, sul campo, per Ricardo Alvarez e Fredy Guarin. Lavoro in palestra per Cristian Chivu. Aggregato alla prima squadra il difensore Lukas Spendlohofer che fa parte della 'rosa' Primavera. Assenti otto nazionali. Stasera scenderanno in campo Davide Faraoni (Francia-Italia Under 21 a Cannes, ore 20.50 diretta Rai Sport 1) e Julio Cesar (Bosnia-Brasile a San Gallo, in Svizzera, ore 20 diretta Sportitalia), mentre domani sarà il turno di Giampaolo Pazzini (Italia-Usa a Genova), Wesley Sneijder (Inghilterra-Olanda), Diego Forlan (Romania-Uruguay), Joel Obi (Rwanda-Nigeria), Yuto Nagatomo (Giappone-Uzbekistan) e Luc Castaignos (Olanda-Danimarca Under 20).
Domani secondo allenamento settimanale della squadra al centro sportivo "Angelo Moratti" de La Pinetina.

FASCETTI : INTER BISOGNAVA RIFONDARE,MOU LO CAPI'...

Dalle frequenze di Radio Sport 24, Eugenio Fascetti, ex tecnico, ha rilasciato un commento sul suo punto di vista in merito alla situazione dell'Inter: "Credo che il primo a capire cosa potesse succedere all’Inter è stato proprio José Mourinho, andandosene dopo il triplete. C’era bisogno di avere il coraggio di rifare interamente la squadra".

MORATTI : RIVOLUZIONE,FIDUCIA A LUNGO TERMINE PER RANIERI MA...

Il presidente Massimo Moratti, al termine della giornata odierna, ha rilasciato alcune battute ai microfoni di Telelombardia.

Presidente, dalla partita col Catania dipende il futuro di Ranieri?
"Ho sentito dire questo per tutte le partite, no. La fiducia quando si dà si dà e naturalmente c'è la speranza di far bene. È importantissimo fare bene, questo lo sa anche Ranieri. Non è legato certamente a una partita il tutto ma in questo momento ogni partita pesa maledettamente se va male".
È possibile intravedere delle colpe dei singoli nella squadra?
"No, singole no. È proprio un'involuzione che l'ha frenata".

INTER : SI LAVORA PER RAMIREZ

Il nome di Gaston Ramirez, inserito tra i nomi per la rifondazione dell'Inter, viene confermato anche dalla stampa uruguaiana. Il portale Ovacion ha confermato che la società nerazzurra sta osservando con attenzione il talento del Bologna per il prossimo giugno, anche se con il Bologna le discussioni verrebbero avviate solo più avanti.

L'INCREDULO ACCHIAPPASOGNI

Si gioca in Svizzera, a San Gallo, l'amichevole Brasile-Bosnia. Tra i convocati solo un nerazzurro, Julio Cesar: è il numero 1 l'unico esente della crisi e convocato dal ct Mano Menezes. Julione parla ai cronisti, soprattutto brasiliani, anche della crisi interista.
"Mi sento impotente. Uno stato d’animo che non auguro al mio peggior nemico - raccoglie la Gazzetta -. La crisi dell’Inter mi fa soffrire, dopo la sconfitta contro il Napoli non sono riuscito a chiudere occhio. Non possiamo aver di colpo disimparato a giocare, giusto? E’ difficile trovare un perché a questa serie di risultati da incubo. Io non riesco a trovarlo. E allora mi sforzo di pensare che ancora non è finito tutto. Che possiamo capovolgere l’1-0 di Marsiglia, che possiamo ancora risalire in classifica, ma in questo momento servono i fatti". 
Appunto, fatti. Fatti che si augura di vedere in campo Moratti per primo. "Capisco l’amarezza del presidente e di tutti i tifosi nerazzurri. E’ giusto che valuti a fondo la situazione. Ora vorrei tornare subito in campo per cercare di uscire da questa crisi"». E invece c'è l'amichevole con la sua nazionale. "Mi piacerebbe partecipare alle Olimpiadi di Londra", giura JC, ma prima c'è da risalire la corrente con l'Inter, che naviga davvero in brutte acque.

PARLA ANCHE SNEIJDER

Wesley Sneijder torna a parlare. Dopo aver raggiunto per ultimo, per colpa della nebbia che ne ha ritardato la partenza da Milano, la nazionale olandese, il fantasista nerazzurro ha ripercorso la sfida contro il Napoli persa per 1-0. E le sue parole sono al pepe: "Ranieri voleva schierare una formazione più difensiva, giocare più difensivo, per quello mi ha cambiato. Cosa ne penso? Ho la mia opinione a riguardo, ma me la tengo per me. Il tecnico cerca ogni volta di motivarci. Devo dire: cerco di rimanere calmo e cerchiamo tutti di mantenere la serenità. E non solo io all'Inter. Ma io non sono uno che dice che l'allenatore deve andarsene, inoltre sto sicuramente bene all'Inter".
Un pensiero va anche all'amichevole che l'Olanda giocherà contro l'Inghilterra, terra che potrebbe accoglierlo nella prossima stagione, con Manchester United, City e Chelsea che sono interessate a lui. "E' sempre bello giocare per la nazionale - ha spiegato Sneijder -. Ma la mia priorità non è giocare bene e mettermi sotto i riflettori per altri club... Penso soltanto a giocare bene contro l'Inghilterra".

PARLA MORATTI : CHIARIMENTO CON RANIERI

"Si, ho parlato con Ranieri. Se ci siamo chiariti? Sì". E' laconico Massimo Moratti all'uscita dagli uffici della Saras al momento dell'incontro con i giornalisti. Il presidente nerazzurro ha così messo da parte tutti i dubbi circa la conferma dell'allenatore romano, con il quale ieri diceva di volersi confrontare. Il confronto c'è stato e, a quanto pare, anche una sorta di accordo nella prosecuzione del rapporto professionale tra il club e il tecnico testaccino.
Poco prima si era tenuto un summit alla presenza anche di Marco Branca, con il quale evidentemente è stata definita la conferma di Ranieri che avrà probabilmente tempo fino al ritorno di Champions contro il Marsiglia per risollevare le sorti di questa Inter. Continuità a dispetto dei risultati, dunque. Moratti ha scelto la soluzione pià serena evitando pericolosi ribaltoni in un momento troppo delicato della stagione.

GUARDIOLA NON RINNOVA,C'E IL "NODO" VILLANOVA..L'INTER ASPETTA

 Il rinnovo non è ancora arrivato e al di là delle dichiarazioni di facciata a Barcellona sono un po' preoccupati. Joseph Guardiola non ha ancora comunicato la sua decisione in merito al prolungamento del contratto da allenatore blaugrana perché non ha ancora deciso se vuole continuare o meno la sua avventura spagnola. Pare che - secondo quanto riferisce il Corriere dello Sport - il tecnico spagnolo sia molto preoccupato delle condizioni di salute del suo secondo, Tito Vilanova che a novembre è stato operato di tumore. Pare che senza di lui non voglia andare avanti, entrambi hanno il contratto in scadenza nel 2012, le condizioni per il rinnovo sono già state decise, ma Guardiola ha preso tempo. L'Inter sarebbe alla finestra in attesa di un suo si. "Qualche contatto tra lui e il club nerazzurro c'è già stato", ha spiegato il CdS, ma poi l'allenatore ha sempre scelto la strada del rinnovo". Per ora ci sono solo incertezze, sul futuro di Guardiola. E su quello dell'Inter.

RAIOLA AMMETTE "FUTURO DI POGBA LONTANO DA MANCHESTER " L'INTER...

Mino Raiola, agente del giovane talento del Manchester United Paul Pogba ha ammesso che il ragazzo è pronto per andare via da Manchester. Raiola ha definito il futuro di Pogba a Old Trafford "precario" dopo che gli è stato detto di allenarsi da solo ed è stato lasciato fuori dalla squadra per la seconda partita del pareggio di Europa League contro l'Ajax. L'Inter segue la situazione molto attentamente.

GUARIN EMBLEMA DI UN MERCATO FATTO MALE

Un mercato di gennaio peggiore di quello estivo, e sembrava impossibile. L'Inter ha fatto un disastro anche nell'ultima sessione di mercato, un disastro certificato dalla situazione paradossale di Fredy Guarin. Preso per 1,5 milioni di euro di prestito fino a giugno, il colombiano ancora non si è mai visto e, come spiegato da Ranieri ieri, difficilmente si vedrà in breve tempo: "Gli infortunati? Valuteremo martedì, Maicon sta meno peggio di quello che si pensa. Alvarez e Guarin dobbiamo ancora capire con il dottore, credo che il loro rientro sul campo sia ancora lontano, è prematuro dire quando rientreranno", ha detto ieri a Inter Channel.

LUCAS VA ALLE OLIMPIADI CON IN TESTA L'INTER..SARA' LUI IL GRANDE COLPO DI MORATTI

Il momento è nerissimo, ma no nsi smette di parlare di mercato. Anzi. Secondo la Gazzetta dello Sport, il giocatore parteciperà certamente ai giochi londinesi: "Il gioiello del San Paolo è anche il grande obiettivo del mercato nerazzurro - si legge -. Ma, forse, di questi tempi è meglio sorvolare su questo tema. Questa Inter che è già fuori dalla scudetto e quasi fuori dalla zona Champions non è un «prodotto» che si sponsorizza facilmente". L'idea è sempre quella di far valere il patto tra Branca e l'entourage del ragazzo, che gradirebbe un passaggio in nerazzurro. Ma di questi tempi...

lunedì 27 febbraio 2012

MORATTI ULTIMA INTERVISTA SU RANIERI

Esce allo scoperto il presidente Moratti,che dopo la sconfitta di Napoli decide di dare un'altra possibilita' al suo allenatore.
 Insomma Claudio Ranieri non si muove, nonostante le parole rilasciate in giornata da Massimo Moratti che aveva definito incerta la posizione del tecnico dell'Inter.
A tornare sui suoi passi è stato proprio il patron nerazzurro che ha confermato l'allenatore di Testaccio, almeno fino al prossimo turno di campionato: "Non sono ancora riuscito a parlare con Ranieri - ha detto Moratti -, ho avuto altri impegni. Credo che sarà sulla nostra panchina anche col Catania".

ROSA PORTIERI 2011-2012

Nome : Soares De Espindola


Conosciuto come : Julio Cesar


Nascita : Lunedi 3 Settembre 1979

Nazionalita' :






Nome : Luca Castellazzi


Nascita : Sabato 19 Luglio 1975


Nazionalita' :







Nome : Paolo Orlandoni


Nascita : Sabato 12 Agosto 1972


Nazionalita' :







Nome : Paolo Tornaghi


Nascita : Martedi 21 Giugno 1988

Nazionalita' :