domenica 4 marzo 2012

CHUCU IN LACRIME IN PANCA

Sostituito sullo 0-2 nella ripresa e accompagnato fuori dai fischi del pubblico, Esteban Cambiasso non è riuscito a trattenere le lacrime seduto in panchina, con un asciugamano sulla testa volutamente tenuto per nascondere la propria tristezza. Il Cuchu si è visto contestato personalmente per la prima volta da quando è all'Inter e non si aspettava una simile reazione da parte

LE PAGELLE DEL CATANIA

Carrizo 5: Con una papera riapre la gara. Salva la porta degli etnei sui tentativi di Forlan e nel finale su Pazzini.
Motta 5: Forlan gli crea qualche problema già nel primo tempo. Nel secondo, con l'ingresso di obi, le cose peggiorano e dal suo lato nascono le occasioni migliori per l'Inter.
Legrottaglie 6: Annulla Pazzini e Milito nel primo tempo, soffre di più nel finale, quando l'argentino si allarga a destra.
Spolli 6: Concede un solo pallone a Pazzini e potrebbe essere quella decisiva. Prima però annulla l'attaccante sia sulle palle basse che su quelle alte.
Marchese 5,5: Serve il pallone a Izco per il raddoppio, sorprendendo tutta la difesa con il suo movimento. Nel primo tempo è bravo ad inserirsi e sfondare sulla sua fascia. Nel finale soffre Milito che si allarga dalle sue parti.
Izco 6,5: Segna il gol che potrebbe valere la vittoria con un tocco semplice sotto porta. Tanta lotta in mezzo al campo, almeno finché le forze glielo permettono.
Lodi 6: Regia lucida e aperture geniali in alcuni frangenti. Cala nella ripresa e fatica a fare filtro in mezzo al campo.
Almiron 6: Come il compagno gioca un grande primo tempo. Poi cala e non riesce più a contenere il centrocampo nerazzurro.
Gomez 7: Apre le danze con un gioiello. Scatto sul filo del fuorigioco, difensore mandato per le terre e tiro a girare sul secondo palo. Sempre pericoloso quando scatta in profondità, anche se nel finale è poco lucido. Dal 86° Llama sv: Pochi minuti in campo. Non incide.
Bergessio 6,5: La sua presenza in avanti si fa sentire. Apre varchi interessanti per i compagni e prova in un paio di occasioni a sorprendere Julio Cesar senza riuscirci. Dal 68° Ebagua 5,5: Cerca di far valere il suo fisico in avanti, ma non riesce a rendersi pericoloso.
Barrientos 6,5: Le sue accelerazioni sulla fascia lasciano il segno, ma anche quando si accentra sa far male. Serve il pallone da cui nasce il secondo gol degli etnei e nella ripresa cerca senza fortuna il tris. Dal 76° Seymour 5: Spreca il pallone del possibile 2-3 a meno di cinque minuti dalla fine calciando debolmente in bocca a Julio Cesar.

ECCO LE PAROLE DI MONTELLA

Sono amareggiato, ma questa squadra ha grandi campioni e grande orgoglio". Così Vincenzo Montella, allenatore del Catania, al termine della sfida contro l'Inter. "Sapevamo che poteva accadere, siamo stati perfetti per 75' e non abbiamo sfruttato le nostre occasioni avute nel secondo tempo, abbassando concentrazione, e abbiamo rischiato anche di perderla con l'occasione di Pazzini. Abbiamo comunque reagito bene, perché anche noi abbiamo avuto la nostra chance con Seymour. Nel primo tempo abbiamo creato tanto, colpito, ripartendo velocemente e non concedendo molto. Ci abbassavamo troppo, ma avevamo di fronte grandi calciatori, di livello internazionale, hanno cercato anche la vittoria con grande impeto, nonostante la classifica dica altro. Io all'Inter? E' da 20 anni che gioco a calcio, so che le cose posso cambiare da un momento all'altro, sono vecchio per farmi influenzare da parole. Lodi? Lo conosco da tanto, ha delle caratteristiche particolari, deve essere supportato ai lati ma sta crescendo tanto. Cerco sempre di fare giocare i migliori, attaccando. Gomez? Gli abbiamo detto di fare ciò che sentiva (è deceduto il fratello in settimana, ndr). Lui ci ha pensato un po' e poi ha deciso di rimanere, l'ho valutato ed era in grado di giocare. Il gol subito? I palloni non aiutano i portieri... "
A Premium Calcio il tecnico etneo aggiunge: "C'è amarezza, una partita giocata perfettamente per 75 minuti, con ritmo e maturità. Ci è mancato il colpo del ko, e in certi campi puoi pagare un calo di concentrazione, e questo è successo. Peccato, perché pensavo che meritassimo la vittoria, ma il calcio è così. Poi abbiamo rischiato il 3-2, ma abbiamo avuto anche la forza di segnare il terzo noi". Catania che comunque sta attraversando un ottimo momento: "Sì, ma l'amarezza resta, pensavo che la vittoria sarebbe arrivata, poi l'Inter è riuscita a raddrizzare il match. Pareggio come sconfitta? Sì, anche perché i ragazzi hanno fiducia in loro stessi, questo fa capire che noi non abbiamo voglia di mollare". Sulla stima di Moratti: "Quando ero giocatore sicuramente la aveva...". Pagliuca gli chiede di Carrizo: "Siamo contenti di lui, oggi è stato sfortunato". Ma Montella si aspettava l'Inter del primo tempo? "Noi eravamo preparati a tutte le soluzioni, ci aspettavamo tutto".

ECCO LE PAROLE DI RANIERI

Ai microfoni di Sky, il tecnico dell'Inter Claudio Ranieri prova a spiegare l'ennesima prova deludente dei suoi specie in difesa, a cui fa da contraltare il ritorno al goal di Forlan e Milito: "Alla prima occasione, e mi ripeto, ci hanno segnato ed al primo spavento veniamo meno in determinazione. Abbiamo iniziato bene e poi siamo calati con il loro goal. Ho grandi campioni che negli spogliatoi si sono guardati gli occhi ed hanno fatto una grande redazione. Sneijder? E' un campione, è normale parlare sempre di lui, ma bisogna dargli tempo. Si sta ritrovando che ci aiuterà in futuro. La mia posizione? La cosa importante è l'Inter, cerco di fare il meglio per la squadra. La risposta è stata molto importante e siamo finalmente tornati al goal, che ci mancava da tempo. E' una squadra che non si arrende, e questo è importante. Io non scappo davanti alle difficoltà. La posizione di Milito del secondo tempo? E' stata una partita particolare. Milito deve giocare secondo le sue caratteristiche, Forlan ha fatto molto bene ed è stato determinante nonostante fosse la prima volta che giocava largo a sinistra. E' un anno particolare dopo tanti di successi, bisogna programmare e vedere che giocatori possono essere utili a questa squadra. Ho due anni di contratto e spero di restare, penso a lavorare e fare il meglio che posso. Non è un caso semplice ma io ci credo. Terzo posto? Pensiamo a tornare alla vittoria, già oggi abbiamo fatto una grossa impresa".

LE PAGELLE NEROAZZURE DOPO INTER-CATANIA

Julio Cesar 6: Non può nulla sui due gol. Con un paio di uscite fuori area stoppa dei pericolosi contropiedi del Catania permettendo alla squadra di rincorrere il pareggio.
Nagatomo 5: Spinge sulla fascia, ma non è preciso nelle chiusure difensive. Si fa saltare con troppa facilità da Gomez e non è bravo a chiudere su Marchese - che è in fuorigioco - in occasione del raddoppio etneo.
Lucio 5: Non da sicurezza alla retroguardia. Troppo spesso si fa infilare in velocità.
Samuel 5: Idem come sopra, anche se in un paio di chiusure si rende più utile del compagno.
Zanetti 5,5: Comincia a sentire il peso dell'età. Occupa la fascia difensiva riducendo al minimo le discese.
Faraoni 5: Timido e involuto rispetto alle prime apparizioni in maglia nerazzurra. Sulla fascia non riesce ad incidere. Dal 45° Sneijder 6: Da la scossa nella ripresa tessendo il gioco fra centrocampo e attacco.
Palombo 4: Doveva essere uno dei rinforzi di gennaio, ma a conti fatti si sta rivelando uno dei più grandi flop della storia recente nerazzurra. Dal 60° Obi 6,5: Il suo ingresso porta vivacità e dinamismo al centrocampo nerazzurro. Nel finale serve una palla d'oro a Pazzini.
Cambiasso 5:Stanco e provato dalle tante partite stagionali, non riesce a dare ordine alla manovra né a coprire a dovere la difesa. Dal 60° Poli 6,5: Come Obi il suo ingresso cambia la faccia all'Inter. Determinato e 'cattivo' in mezzo al campo, strappa tanti palloni e li serve ai compagni con precisione.
Forlan 6,5: Nel primo tempo è l'unico a provarci in avanti. Apre la rimonta con un tiro potente dalla sinistra e innesca il gol di Milito. Potrebbe tornare utile nel finale di stagione, a patto che non venga confinato troppo sull'ala.
Milito 5,5: Segna il gol del pari e va vicino a quello della vittoria, ma gioca solo nel finale. Nel primo tempo la sua presenza è impalpabile.
Pazzini 4: Un peso morto per l'Inter. Non riesce a tenere palla in avanti, di testa si fa sempre sovrastare dai centrali etnei e nel finale calcia malissimo la più nitida occasione della sua gara, negando ai suoi la vittoria. Potrebbe diventare un problema anche per Prandelli in vista degli Europei.

A SAN SIRO L'INTER SI SVEGLIA TARDI

Dopo un primo tempo disastroso l'Inter ritrova la grinta e il cuore che sembravano ormai perduti e rimette in piedi una partita data per persa. Il Catania parte a mille e - grazie a due errori difensivi - si porta sul 2-0 dopo 45 minuti. La squadra di Montella cala vistosamente nella ripresa permettendo a Forlan e compagni di chiudere sul risultato di parità allontanando gli spettri di una nuova sconfitta e lasciando intatte le speranze di conquistare un posto nelle coppe europee per la prossima stagione.
Parte meglio l'Inter a San Siro nel posticipo della serie A. I nerazzurri hanno voglia di chiudere la parentesi negativa della loro stagione e nei primi venti minuti attaccano con grande aggressivita il Catania andando al tiro sopratutto con Forlan, bravissimo a tagliare da sinistra verso il centro, ma meno a concludere a rete. I tiri dell'uruguayano infatti non impegnano troppo Carrizo, che però si fa trovare sempre attento e ben piazzato fra i pali. Il Catania però non si fa spaventare e alla prima occasione utile passa in vantaggio: Lungo lancio dalle retrovie per Gomez, che scatta sul filo del fuorigioco, entra in area, salta Nagatomo e infila Julio Cesar con un preciso diagonale sul secondo palo. Il gol gela l'Inter che fatica a riorganizzarsi e tornare a giocare sui ritmi iniziali. Le tre punte fanno tanto movimento, ma sono mal servite dai compagni con i difensori etnei che hanno vita facile nel bloccare le iniziative dei padroni di casa e rilanciare il contropiede, che però raramente riesce. Quando però riesce a distendersi il Catania è veramente pericoloso. Al 37° Almiron serve in profondità Barrientos che entra con facilità nella statica difesa nerazzurra, ma sbaglia il controllo a tu per tu con Julio Cesar favorendo la parata del portiere brasiliano. Il gol arriva pochi minuti dopo con Gomez che serve Marchese sulla sinistra, il difensore in posizione di offside, raggiunge il pallone e serve in mezzo Izco che incespica sul pallone riuscendo comunque a metterlo alle spalle di Julio Cesar, nonostante il tentativo in scivolata di Nagatomo che spazza via il pallone oltre la linea di porta. Grave però l'errore dell'assistente dell'arbitro.
Nella ripresa Ranieri prova il tutto per tutto inserendo Snejider per Faraoni, ma l'Inter continua a giocare senza idee e senza mordente facilitando il compito di un Catania attendo in difesa e letale quando riparte. Al 55° prima Barrientos e poi Gomez vanno vicini al tris, il primo viene fermato al limite dall'uscita coi piedi di Julio Cesar, il secondo invece non trova la porta con un tiro dal limite. Solo al 70° l'Inter riesce ad accorciare le distanze con Forlan, che calcia di potenza dalla sinistra e trovando in Carrizo un complice involontario per festeggiare il ritorno al gol dopo 6 mesi. Il gol risveglia l'Inter, che approfitta anche di un evidente calo fisico del Catania, per affondare i colpi. A dieci minuti dalla fine Forlan innesca Milito che si presenta solitario in area di rigore e batte con un gran tiro Carrizo. Il finale è tutto di marca interista, con gli uomini di Ranieri alla ricerca di una vittoria che sembrava insperata a metà tempo. Il Catania ci prova solo a tratti, ma Seymour non ha la lucidità e la freddezza giusta per chiudere il match all'85° calciando in bocca a Julio Cesar da buona posizione. Errore pareggiato da Pazzini al 90°. L'attaccante nerazzurro controlla dentro l'area piccola un cross di Obi e poi calcia debolmente addosso a Carrizo che coi piedi allontana la minaccia e salva il risultato di parità.